Costruire il Metaverso

da | 27 Giu 2022 | News

Come la rivoluzione del Metaverso potrebbe cambiare il mondo del lavoro per i giovani.

Iniziamo a fare velocemente il punto su che cosa, in definitiva, è il Metaverso.

In breve, il Metaverso è internet in 3d, in cui entrare tramite device immersivi (come gli Oculus) attraverso un avatar, che riproduce la tua presenza in digitale.

Il Metaverso rientra nel fenomeno che chiamiamo Web3:

Se il Web 1.0 è relativo al classico sito internet con contenuti non modificabili, e il web 2.0 è stato invece caratterizzato dai contenuti generati dagli utenti (caso eclatante i social), ora con il 3.0 si vorrebbe dare agli utenti il controllo non solo dei contenuti ma dei servizi e delle infrastrutture, e modificare il modo in cui fruiamo i contenuti stessi: non come “lettori” di una pagina ma entrando letteralmente dentro ai contenuti, facendone esperienza in modo immersivo.

La parola “Metaverso”, presa a prestito da un noto romanzo di fantascienza dal titolo “Snow Crash” di Neal Stephenson, non è un concetto nuovo, ma grazie alla sua recente introduzione nel discorso sulla tecnologia ha permesso una cosa fondamentale: aggregare una serie di idee, ma anche di tecnologie, che finora avevano condotto vite più o meno separate.

Basti pensare alla realtà virtuale, ambito di ricerca e di sviluppo al cuore del Metaverso, ma anche al mondo del design 3d e dello sviluppo dei digital twin, cioè quelle copie che vengono create per gli oggetti reali con fini di dimostrazione, test e molto altro. E ancora alla realtà aumentata, analisi dati, ai sistemi per creare ambienti 3d condivisi ed esplorabili da remoto.

Ci sono stati dei predecessori del Metaverso, soprattutto nel mondo del gaming, ma soltanto oggi le condizioni tecnologiche, ma anche quelle storiche, sociali ed economiche hanno completamente rinnovato le nostre abitudini nell’uso della tecnologia, preparandoci a un vero e proprio salto evolutivo nella comunicazione umana.

L’esperienza dell’interazione da remoto, sempre più comune, gli ostacoli di vario genere che abbiamo sperimentato negli ultimi anni rispetto a spostamenti e presenza fisica ci ha portato a cercare nuove modalità e soluzioni: perché se da un lato abbiamo bisogno di molto di più che un viso in 2d su uno schermo, dall’altro siamo sempre più consapevoli di come alcune vecchie abitudini siano rischiose per le persone, costose per le aziende e dannose per l’ambiente.

Hanno capito tutto questo i grandi player internazionali, ma lo stanno comprendendo molto in fretta tutti: il Metaverso si sta configurando come una parte di realtà che si va ad aggiungere alla nostra esperienza quotidiana offline, online, sui social network.

Nel Metaverso esistono poi concetti che vanno al di là di quanto abbiamo sperimentato finora: la vicinanza fisica, le dimensioni dello spazio anche se virtuale, il movimento, le interazioni con le persone e gli oggetti, le emozioni e le possibilità di percepirle.

device metaverso

 COME SI ENTRA NEL METAVERSO?

DEVICE

Per usare internet e i social abbiamo bisogno di uno strumento per accedere ad essi, un pc o uno smartphone ad esempio. Allo stesso modo serve un device per accedere al Metaverso. Al momento, in realtà, possiamo usare anche gli stessi strumenti che usiamo per internet, pc, tablet o telefono, ma il più interessante è naturalmente il cosiddetto visore immersivo.

I visori immersivi sono dei dispositivi multisensoriali, che creano quindi la percezione di ritrovarsi davvero dentro allo spazio tridimensionale virtuale che stiamo esplorando. Probabilmente tra non molto ci saranno molti altri strumenti per entrare nel Metaverso, non solo con la vista e l’udito ma con tutti gli altri sensi.

AVATAR

Nel Metaverso si entra con un avatar, ossia la copia digitale di noi stessi. Un avatar ci permette di accrescere la nostra “presenza”, rendendo possibile l’esperienza di una comunicazione immersiva, in cui, invece di un profilo 2d come sui social, abbiamo davanti un interlocutore che occupa uno spazio “fisico” per così dire, e reagisce alla nostra presenza non solo con le parole. Non solo: questa copia, questa presenza, la possiamo creare su misura, in base a quello che di noi vogliamo mostrare agli altri: un aspetto identico a quello reale oppure completamente diverso, nei tratti del corpo e del viso ma anche se soprattutto nel modo in cui lo vestiamo, nello stile che adottiamo. Come diventerà la moda una volta che saremo entrati nel Metaverso? Già ora ci sono immaginari e stili del virtuale che stanno influenzando le collezioni disegnate dagli stilisti del mondo reale.

TECNOLOGIE DI SVILUPPO

Il Metaverso è uno spazio abitabile, e per abitarlo dobbiamo dargli una struttura. Per creare gli ambienti del Metaverso non serve solo la fantasia, ma vari strumenti, come software, hardware, connessioni potenti.

Oltre a creare l’ambiente, ovviamente dobbiamo arredarlo: oggetti, decorazioni, contenuti video, audio o grafici o altri a cui non abbiamo nemmeno ancora pensato, e anche per disegnare tutti questi contenuti occorrono strumenti e tecnologie specifiche.

 

COSA SI PUÒ FARE NEL METAVERSO?

Non si tratta poi solo di chiederci cos’è il Metaverso ma anche e soprattutto cosa ci possiamo fare, e come intendiamo usarlo.

Innanzitutto, nel Metaverso possiamo incontrarci. Incontrare le altre persone con un livello di interazione che gli altri strumenti digitali non ci hanno finora consentito, proprio grazie all’esperienza immersiva e ai nostri avatar. Questo porta già di per sé a un livello completamente nuovo tutte le attività da remoto che abbiamo imparato a conoscere, come riunioni, lezioni, training professionali e presentazioni, ma ci permette anche di immaginare situazioni completamente nuove.

Ad esempio, possiamo visitare luoghi a cui non avremmo facilmente accesso, o troppo lontani o costosi da raggiungere, senza limitarci alle fotografie o ai video, per quanto ben fatti. Scoprire e imparare nuove informazioni non leggendole passivamente, ma immergendosi in senso vero e proprio nei contenuti, che potrebbero, perché no, essere visualizzabili i molti modi diversi. Oppure, vedere un nuovo modello di auto potrebbe assumere un significato completamente diverso, potremmo letteralmente entrarci e farci un giro, aprire il cofano, interagire con gli accessori.

Dobbiamo quindi capire da un lato se ci sono caratteristiche del Metaverso che possono sostituire o integrare situazioni, strumenti, abitudini, e dall’altro cosa manca al Metaverso perché possa effettivamente migliorarci la vita come individui, come aziende e in generale come società.

Ad esempio: in che modo possiamo usare il Metaverso per comunicare meglio in situazioni complesse come quelle degli ultimi due anni?

Il Metaverso può diventare una palestra per imparare cose nuove in modo più interessante ed efficace?

I nostri doppi digitali, gli avatar, potranno essere utili allo sviluppo della medicina, della psicologia, degli studi antropologici?

Tutte queste domande implicano, a dirla in breve, che c’è tantissimo lavoro da fare per costruire il Metaverso, per renderlo uno spazio bello, interessante, utile, sicuro. E questo lavoro, così come è successo per internet, non lo possono fare i professionisti di oggi, ma tocca a quelli di domani, che probabilmente dovranno non solo mettere le mani in pasta ma inventare da zero le professionalità che potranno disegnare il futuro.

 

LE PROFESSIONI DEL METAVERSO

Possiamo provare a immaginare insieme:

  • Esperti di tecnologie: se guardiamo il famoso schema dei Metaverse Layers ci rendiamo conto di quante tecnologie siano coinvolte nella creazione del Metaverso: infrastrutture tecniche come il cloud e reti dati potenti, i motori software che stanno dietro alla creazione di ambienti 3d e molto altro, quali avranno un’importanza fondamentale e quali invece verranno superate? Cosa si studierà tra 2, 5, 10 anni? Quali campi evolveranno?
  • Esperti di Meta Marketing: come si comunica nel metaverso? Cosa si comunica? Quali modalità avremo per trasmettere informazioni, ma anche per parlare del nostro lavoro, dei nostri prodotti o dei nostri progetti, chi saranno i nuovi influencer, che tipo di azioni di business potremmo immaginare? Se il marketer, il copywriter, il graphic designer sono figure importantissime per la comunicazione oggi, anche il Metaverso avrà i suoi esperti di metamarketing, di metacomunicazione, di metadesign.
  • Esperti di Meta Design: spazi, interfacce, architettura, contenuti, progettazione di Digital Twin, tutto è da immaginare, progettare e realizzare e per farlo serviranno competenze e strumenti che non sono quelli usati fino a pochi anni fa. Se per costruire i luoghi del mondo abbiamo bisogno di architetti, troveremo nel Metaverso spazi per i metaarchitetti, per i metaingegneri, per sviluppatori specializzati nel creare il codice del mondo virtuale.

 

In conclusione, cos’è il Metaverso? Il Metaverso è uno strumento, un canale, uno spazio per ideare e costruire nuovi modi di comunicare, fare business e perché no, anche di vivere. Di fronte alle novità è naturale avere sentimenti contrastanti, e anche in questo caso non è strano che sia così.

Buon lavoro!

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